LIMES E FORTIFICAZIONI

08.01.2025

Le fortificazioni e soprattutto le torri di avvistamento del cosiddetto "limes" al confine tra quanto rimaneva dello ex impero Romano che, malgrado la decadenza aveva garantito per secoli un minimo di ordine, avevano svolto per vari secoli una grande funzione militare.... Permettevano l'avvistamento eventuale di orde di soldataglie barbare sia da nord che da est. Nella fattispecie nostrana la Torre degli Ariani al Sacro Monte avvistava eventuali percorrenze di truppe dalla valle della Rasa ma altre torri gemelle ad est o ovest permettevano di avvistarne altre dalle valli circostanti dalla Valceresio alla Valcuvia ecc. In ogni caso tali luoghi di fortilizi di vista per i mezzi dell'epoca erano solo quelli del vero e puro "avvistamento" per cui tali torri dovevano essere a vista diretta ed a pochi km. di distanza. La Torre degli Ariani attualmente nell'ambito del Monastero del Sacro Monte ne era, forse, la principale vista la sua posizione prominente sia sulla pianura sia sulle valli sottostanti. Il problema era che tutte queste torri dovevano, per attuare il loro scopo efficacemente, essere davvero "a vista" l' una con l'altra. Ad est c'erano altre torri ad esempio a Cantello, Rodero ecc. e via scorrendo verso oriente mentre ad ovest verso il Piemonte c'erano altre postazioni. In primis fu scelto il Monte San Francesco, in fondo un rilievo modesto come elevazione ma importante dato che, fino al 1600 circa, fu la via principale di salita al Sacro Monte ed al Santuario ecc.. Esso ebbe la peculiarità di una torre di avvistamento dato che, otticamente e come vista, tale altura comunque di poco meno di 800 m. limitava la veduta verso le altre torri ad ovest, per esempio osservando dal Sacro Monte, in direzione del lago Maggiore ecc. Con il passare dei secoli le tecniche e strategie militari cambiarono e tali punti di osservazione divennero sempre meno importanti. Siamo nel passaggio tra l'alto ed il basso medioevo quando i Longobardi del M. S. Francesco in Pertica erano in procinto di abbandonare tale postazione. La stessa torre di Velate che, probabilmente rubò il 90% della importanza strategica a quella del S. Francesco, venne edificata nel X- XI sec. A parte la preesistente torre romana in villa Zambeletti sempre a Velate... La tradizione comunque all'epoca era, in vari casi, quella di riconvertire luoghi militari in religiosi fin dallo alto medioevo. Come del resto dal punto di vista religioso e culturale inglobare elementi della religiosità Pagana o Celtica ecc. in quella Cristiana cercando di assimilare gli antichi Dei verso forme di culto e partecipazione più consone a quella Cristiana. Il San Francesco, sia come Monastero sia come luogo di transito, fu abbandonato principalmente a seguito delle vicende particolari del luogo ben descritte dal libro del Dr. A.Ganugi (Monte S. Francesco sopra Velate), ma secondariamente ed in parte per il fatto che, agli inizi del 600, il Padre Aguggiari più l'Arch. Bernascone ecc. pensarono bene di creare una nuova e più agevole via di accesso al Sacro Monte anche se comunque la precedente via, quella del S. Francesco salendo da Velate, era più che valida. La storia successiva ha dimostrato la validità delle scelte dell'Aguggiari e del Bernascone... Abbiamo, oggi come oggi, un Sacro Monte e relativo viale delle Cappelle tra i più belli delle Alpi e conosciuto in tutto il mondo. Ritornando al Monte S. Francesco, anche se trattasi ormai di un percorso secondario, bisognerebbe rivalorizzare e ristrutturare il sentiero antico che da Velate sale allo ex Monastero e che poi reca al SM (attuale sentiero 309 del Parco Campo dei Fiori). Non è certamente cosa impossibile ma meritevole. Per quanto riguarda l'area dello ex Monastero decenni or sono venne interessata con tanto di vari sopralluoghi la Sovraintendenza Archeologica Statale. Però, a quello che risulterebbe, a parte alcuni sopralluoghi, non ne è scaturito non molto di sostanziale. Forse sarebbero opportuni scavi puntuali specie verso l'antico cimitero Longobardo. In loco sono state poi anche messe in opera iniziative estemporanee tipo "I Giardini di Frate Sole". Penso che una località di grande pregio ed importanza storica, religiosa ed artistica come il M. S. Francesco, al di là del fatto che ormai in loco si vedano solo quasi delle fondamenta e dei semi-ruderi, dovrebbe essere considerato e si meriterebbe maggiore attenzione storica da parte delle autorità competenti. Il Parco Campo dei Fiori non ha competenza archeologica in merito ma solo naturalistica e comunque mantiene percorribile con manutenzione arborea l'antico sentiero risalente da Velate con tanto di cartellonistica anche in zona ex Monastero.


Mauro Colli (Foto: Wikipedia)